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💫LE TUE STELLE CON SANTIAGO 💫

💫💫OROSCOPO DAL 09 AL 19 APRILE 2024💫✨🌟

Buongiorno streghette 🌻🌷

Bentrovate ad un nuovo appuntamento con l’astrologia: “Le tue stelle con Santiago”

Oroscopo dal 09 al 19 Aprile

E’ IN TOSCANA L’EXCALIBUR ITALIANA

LA SPADA DI SAN GALGANO

La leggenda di Re Artù e della sua spada Excalibur è probabilmente una delle storie medievali più affascinanti. Quella spada magica che trapassava la pietra in paziente attesa della persona giusta che poteva estrarla. Ma forse non tutti sano che che c’è un posto nel mondo in cui si trova un’altra spada solitaria, bloccata nella pietra che non ha ancora trovato il cavaliere che può tirarla fuori da lì. Il posto? nel ben mezzo della Toscana. Uno scenario idilliaco e molto propizio per questo genere di storie… Galgano Guidotti era nato nel 1148. I primi anni delle sua vita furono placidi e tranquilli, uguali a quelli di tanti giovani che approfittavano della loro vitalità per condurre un’esistenza libertina e un po’ spensierata, finché un giorno, secondo la leggenda, ricevette la visita dell’Arcangelo Michele. Forse ha condannato la sua vita licenziosa, o forse lo ha semplicemente incoraggiato a prendere una nuova direzione.

Mesi dopo, Galgano cominciò a predicare a Siena e in altre città, finché in conclusione, decise che la cosa migliore era diventare un eremita, e andare a vivere a Montesiepi, un colle dove poi verrà edificata l’abbazia a lui dedicata. La sua famiglia e i suoi amici non accettarono la sua insolita decisione e cercarono di fermarlo. Si dice che persino le sue amanti abbiano tentato di dissuaderlo, ma Galgano era determinato a fuggire da tutto. Non esitò a salire sul suo cavallo e ad allontanarsi dalle persone che volevano fermarlo.

Finché qualcosa non accadde lungo il suo tragitto: il suo cavallo s’impennò per poi cadere a terra morto. Galgano rimase incosciente per alcune ore ed ebbe una strana visione, L’Arcangelo Michele gli apparve ancora una volta dandogli un nuovo messaggio: devi costruire un’abbazia a Montesiepi. Quando si svegliò e raccontò quello che gli era successo, non ricevette altro che derisione e incomprensione. Nessuno gli credeva, pensavano che fosse impazzito, e solo sua madre ebbe pietà di lui. Galgano allora si adirò, e pieno di rabbia e disperazione compì il suo unico miracolo: conficcare la sua spada in profondità in una pietra; era l’anno 1180. La sua singolare azione fu vista da tutta la popolazione, e presto il suo particolare miracolo cominciò a diffondersi. Iniziarono a credergli, la dimostrazione fu abbastanza spettacolare… Quando morì Galgano, gli abitanti del posto decisero di costruire una cappella nello stesso luogo in cui si trovava la spada nella roccia: l’eremo di Montesiepi.

Amon – “il nascosto”

Il Dio egizio della forza creatrice

Amon “il nascosto”, è il Dio egizio denominato in seguito Amon-Ra, che rappresenta il fulcro principale del sistema teologico più complesso dell’antico Egitto. Egli è simbolo della forza creatrice, il sincretismo con Ra (Il Dio Sole) compare intorno al 2.000 a.C.

I templi più noti dedicati a questa divinità sono quelli di Karnak e Luqsor. L’unico periodo in cui Amon-Ra e il suo clero andarono a “riposo forzato”, fu quello del faraone Amenophis IV che, con il suo credo nell’unico creatore Aton, sconvolse l’Egitto intero.

Amon-Ra fu considerato il dio creatore per eccellenza. La sua associazione con l’aria come forza invisibile, facilitò il suo sviluppo come supremo creatore. Secondo il mito, egli si auto generò e il suo ruolo creativo, un po’ ristretto nell’Antico e Medio Regno, esplose in pieno nel Nuovo Regno come massima espressione di un creatore trascendente. Amon non era immanente con la creazione e questa non era un’estensione di sé stesso. Il dio restava a lato della creazione, totalmente differente e completamente indipendente da essa. Durante il Nuovo Regno la teologia di Amon divenne abbastanza complessa, il suo ruolo di re degli dei s’incrementò a tal punto da rasentare il monoteismo. Le ipostasi del dio furono l’Ariete, considerato il simbolo della fertilità, e l’oca. Nell’oasi di Siwa, Amon-Ra ebbe un tempio famoso per i suoi oracoli e fu visitato da Alessandro Magno che ebbe conferma da parte del dio, che sarebbe diventato re. In epoca greca il dio fu assimilato a Zeus e, nel suo nome composto Zeus-Amon, fu adorato nel periodo greco romano.

*Riferimento bibliografico: Pietro Testa, Dei e semidei dell’antico Egitto